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Aprile 12, 2022

Meditazione buddhista: che cosa è e come praticarla e i benefici di questa pratica

Yoga Academy

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Indice dei contenuti

La meditazione è una tecnica molto potente che ti permette di allineare il corpo e la mente e donarti numerosi effetti benefici, sia per la mente che per il corpo.

In questo articolo ci soffermeremo su un tipo particolare di meditazione, ossia la meditazione buddhista. Vedremo cosa è, come si pratica e quali sono gli effetti positivi di questa pratica sul nostro corpo e sulla nostra vita.

Iniziamo subito!

Cos’è la meditazione

Non esiste un solo modo per meditare. Ci sono diverse tecniche e diverse scuole, ma nessuna è più esatta di un’altra. Anche io, per esempio, ho ideato un metodo adatto a dare costanza a questa bellissima pratica e se sei curioso di conoscerlo ti consiglio di cliccare qui.

Invece questo articolo vedremo in modo più approfondito la meditazione buddhista. Ma prima di farlo, ci tengo a fare un piccolo passo indietro per scoprire cosa significa meditare.

Si può meditare rimanendo concentrati su qualcosa oppure cercando di svuotare la mente, raggiungendo uno stato di consapevolezza senza pensieri. Si può addirittura meditare camminando.

Meditare, infatti, è molto più di mettersi seduti e chiudere gli occhi.

Con la meditazione si ha infatti un profondo e diretto contatto con noi stessi in cui si raggiunge uno stato di estrema pace.

La meditazione deve essere messa in atto di giorno e di notte, mentre lavoriamo e nelle nostre relazioni umane. La meditazione di cui abbiamo bisogno deve portare alla vera estinzione della sofferenza.

(Lama Zopa Rinpoche)

La meditazione buddhista

La meditazione buddhista è un tipo di meditazione che viene praticato prevalentemente proprio nella pratica del buddhismo.

Il suo scopo è quello di arrivare all’illuminazione. Nella tradizione buddhista questo concetto si esprime con la parola bhavana o sviluppo mentale.

La meditazione buddhista contempla due metodi:

  • Samatha (meditazione della tranquillità)
  • Vipassana (meditazione dell’intuito)

Vediamo insieme le loro differenze e i loro scopi.

Meditazione buddhista Samatha

Samatha è la meditazione della tranquillità e della concentrazione. Grazie a Samatha riusciamo ad arrivare a una profonda concentrazione mentale (Samadhi) e ci focalizzeremo su un solo aspetto, come ad esempio un suono, un’immagine o il nostro respiro.

È proprio attraverso Samatha che si può generare Vipassana, ossia l’intuizione profonda, di cui parleremo poco più avanti.

Come si pratica la meditazione buddhista Samatha

Solitamente quando si pratica Samatha, ci si siede nella posizione del mezzo loto. Puoi sederti per terra, su una sedia o su un cuscino per la meditazione.

Puoi anche utilizzare un mudra durante la tua pratica.

Mi raccomando di mantenere sempre la schiena ben dritta per tutta la pratica della meditazione e di mantenere il corpo immobile.

Cerca una posizione comoda, anche se inizialmente non sarà molto semplice trovarla, perché il nostro corpo non è abituato a mantenere le posizioni seduti per terra. Vedrai però che con la pratica e l’esperienza, imparerai quale sia la posizione più comoda per la tua meditazione.

Respira adesso normalmente e concentrati sul flusso del tuo respiro. Sii consapevole dell’aria che entra ed esce dentro di te, avvertila, vivila.

Cerca di rimanere il più possibile concentrato. Se ti distrai, non importa: riprendi la tua concentrazione dove l’avevi lasciata, magari aiutandoti contando i respiri oppure concentrandoti su un suono o un’immagine mentale.

Il tuo scopo deve essere quello di diventare totalmente consapevole del momento presente, di quello che accade dentro e fuori di te, di esserci.

meditazione

Meditazione buddhista Vipassana

Vipassana è la meditazione di visione penetrativa o di visione profonda.

A differenza di Samatha, il cui scopo è quello di raggiungere un profondo stato di concentrazione e tranquillità, la meditazione Vipassana è meno focalizzata ma più fluida. Il suo scopo è quello di sviluppare una profonda consapevolezza della realtà, sia interna sia esterna al nostro corpo.

I suoni, gli odori, il nostro organismo, le sensazioni sensoriali, gli stimoli interni ed esterni: nella meditazione Vipassana tutto deve essere lasciato fluire e di tutto dobbiamo prendere coscienza.

Come si pratica la meditazione Vipassana

Per la meditazione Vipassana, puoi sederti nella posizione del mezzo loto, come abbiamo visto nel caso di Samatha. Puoi sederti su una sedia oppure per terra, magari aiutandoti con un cuscino per la meditazione per restare più comoda e mantenere la schiena dritta.

Ma non bisogna per forza stare seduti. Molto spesso, soprattutto quando si è ancora agli inizi, si preferisce una meditazione statica. In questo modo è infatti più facile concentrarsi su di noi, senza venire distratti da quello che stiamo facendo.

In realtà possiamo anche muoverci e camminare, l’importante è farlo con consapevolezza. Questo tipo di meditazione si chiama appunto meditazione camminata.

Camminare infatti è una pratica che non devi imparare ma che hai già acquisito e soprattutto è un esercizio fantastico che porta grandi benefici sia al corpo che alla mente.

Puoi, ad esempio, indirizzare il tuo focus alla tua respirazione, al battito del tuo cuore, alla sensazione dei piedi sulla terra. Oppure puoi contare ogni passo.

Il principio qual è? Sii consapevole di ogni tuo singolo movimento, sia volontario che involontario. Calma la tua mente e vivi in pieno il momento presente.

Pensa al camminare come fine a stesso, senza pensare alla meta. Cammina sempre con calma, con consapevolezza. Lascia che la camminata non sia solo una cosa esterna ma soprattutto un viaggio interno dentro di te.

I benefici della meditazione buddhista

La meditazione buddista agisce profondamente su due aspetti del nostro benessere psicofisico:

  • aumenta la nostra capacità di concentrazione e ci aiuta a focalizzare la nostra attenzione
  • espande la nostra consapevolezza, aiutandoci a vivere pienamente il momento presente.

Per ottenere i benefici della meditazione buddhista, ma in generale della meditazione e della pratica dello yoga, è importante praticare con costanza, poco alla volta, giorno dopo giorno.

La regolare pratica della meditazione buddhista ti porterà a:

  • calmare la mente
  • focalizzarti sul momento presente
  • ridurre i livelli di stress
  • vivere uno stato di profondo benessere psicofisico
  • stabilizzare l’umore
  • aumentare la tua concentrazione e la tua memoria
  • sviluppare la tua consapevolezza
  • raggiungere i tuoi obiettivi di vita
  • ridurre il rischio di malattie cardiocircolatorie e degenerative
  • abbattere l’ansia e la depressione
  • rafforzare la salute mentale
  • offrire sollievo ai dolori cronici
  • migliorare la qualità del sonno

Conclusioni

In questo nuovo articolo abbiamo visto cosa è la meditazione e in particolare, una tecnica di meditazione ben precisa: la meditazione buddhista.

Abbiamo scoperto cosa è, come si pratica e quali sono i benefici che se ne possono ottenere.

Cosa manca di fare adesso? Solo provarla! Lasciami un commento qua sotto e fammi sapere se anche tu hai già provato la meditazione buddhista e quali benefici sei riuscito a ottenere.

Buona meditazione!

Namasté

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12 Aprile 2022

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