Oggi vorrei parlarvi di spiritualità. Spesso quando si parla di spiritualità si pensa alla religione; lo si pensa soprattutto se non si fa yoga. Infatti, chi inizia a praticare yoga, si rende subito conto di cosa significhi fare una pratica spirituale e questo non ha nulla a che vedere con la religione.
Cosa si intende per spiritualità?
La spiritualità, secondo me, si può esprimere e praticare per il proprio benessere, per il nostro star bene e per lo stare bene degli altri. Si può fare in molte forme diverse e ognuno può dare il proprio significato all’essere spirituale, al fare una pratica spirituale.
Sicuramente, la spiritualità può essere molto spesso legata anche ad un rito, ad una pratica, ad una tradizione, ma molto spesso è semplicemente essere consapevoli del momento presente, essere a contatto con noi stessi, presenti a noi stessi o anche nutrire buone intenzioni come praticare la gentilezza, la compassione, la meditazione.
Ognuno può avere il proprio modo di praticare la spiritualità.
Perché lo yoga e la meditazione sono considerate pratiche spirituali?
Lo yoga e la meditazione sono una pratica spirituale pura, aiutano la nostra mente a calmarsi, ci insegnano cosa significa essere presenti a noi stessi, non solo sul materassino, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni.
Questo, per me, significa fare una pratica spirituale, avere una vita spirituale: non nelle sole asana, non solamente quando siamo seduti in meditazione, ma anche mentre camminiamo per strada, mentre ci relazioniamo con le persone.
Vuol dire anche avere consapevolezza, avere coscienza di chi siamo e di come siamo, essere aperti all’ascolto.
Quei momenti in cui mi sento in contatto con la parte più profonda di me, in cui mi sento in contatto con ciò che mi circonda, con la natura e con gli altri: per me anche tutto questo è pratica spirituale. E se non riuscissi a trovare questi momenti così preziosi, sono certa che vivrei male, probabilmente soffrirei di ansia, di depressione.
La spiritualità diventa importante anche e soprattutto in alcuni momenti difficili: quando si presentano problemi, quando ci sentiamo sopraffatti da emozioni e sensazioni che non riusciamo a riconoscere o da cui non riusciamo ad uscire.
Coltivare le proprie pratiche spirituali, i propri rituali, trovare del tempo per stare in contatto con se stessi, per stare in silenzio ed ascoltarsi: sono cose fondamentali per il proprio benessere.
Stare in silenzio, imparare anche a stare nell’immobilità come ci insegna Savasana, è una pratica spirituale profonda. È soprattutto in quel momento che sento che sto facendo yoga; sento me stessa e riesco a lasciare andare sentendomi subito meglio.
È in quel momento puro e profondo e così vero che capisco quanto sia importante quel momento della pratica e quanto spesso invece non do così tanta importanza a quel silenzio a quell’immobilità.
Anche questa è una pratica di spiritualità profonda che mi ha dato tanto. E sono quei momenti in cui anche se nella vita le cose non vanno come vorrei, sento che nel profondo, va tutto bene.
La spiritualità è ovunque
Altri modi e altre espressioni della spiritualità possono essere anche l’arte, disegnare, ballare, suonare, ascoltare la musica. La musica, ad esempio, ci mette in contatto con noi stessi, con il momento presente, ci dà delle emozioni.
Ed è spiritualità anche sentire il contatto con le persone, il sentirsi uniti a tutto ciò che ci circonda, dare tempo ed energia agli altri, aiutare gli altri. Tutto ciò è una pratica spirituale.
La spiritualità puoi trovarla ovunque, nella tua casa, in giro per il mondo, con il tuo zaino in spalla, mentre incontri altre persone, sul tuo tappetino, con le cuffie e la musica nelle orecchie, davanti ad un quadro, mentre fai un disegno, mentre suoni o ascolti le note di uno strumento musicale…
Tutto questo è spiritualità.
Conclusioni
Soprattutto in questo momento storico, nella situazione in cui ci troviamo e in cui prevale quasi sempre violenza, distruzione, separazione, preoccupazione, coltivare la nostra pratica spirituale, qualsiasi essa sia, è davvero importante per il nostro equilibrio. Per aiutare noi stessi, per aiutare gli altri, per riconnetterci a noi stessi e alla nostra verità.
Nonostante sia così alto il volume del rumore al di fuori, della tv, dei social, delle notizie, è importante abbassare il volume ogni tanto e arrivare a quel silenzio, a quel momento di presenza, di connessione.
E qualunque sia il modo per arrivarci, l’importante è ricordarci di quel momenti, trovare spazio per quella parte profonda, per quella verità dentro di noi che spesso dimentichiamo, da cui spesso ci scolleghiamo.
Quando ci connettiamo ad essa diamo un senso alla vita.
Ricordiamoci sempre che la spiritualità può essere trovata esplorando ovunque, ci sono molti percorsi per farlo e iniziano tutti con piccoli e semplici passi.
Namaste